
Il 1931 fu un anno fertile per il cinema, con la nascita di capolavori destinati a rimanere incisi nella memoria collettiva. Tra questi spicca “Arrowsmith”, un film tratto dal romanzo omonimo di Sinclair Lewis, vincitore del Premio Pulitzer nel 1925. La pellicola, diretta da John Ford, racconta la storia tormentata di Martin Arrowsmith, interpretato con maestria da Ronald Colman, uno scienziato brillante e idealista che si trova a dover confrontarsi con l’etica della medicina in un mondo dominato dalla sete di profitto e dai compromessi.
Il film si apre sulle vette del mondo accademico, dove Arrowsmith, fresco di laurea, brilla per il suo talento e la sua passione per la ricerca scientifica. Il giovane medico è animato da un desiderio ardente: trovare una cura efficace contro la tubercolosi, una malattia che allora mieteva decine di migliaia di vittime ogni anno.
Arrowsmith incontra l’amore in la persona di Leona Shaw (interpretata dalla bellissima Helen Hayes), una giovane donna forte e indipendente che condivide le sue ambizioni e lo sostiene nei suoi momenti di difficoltà. Il loro rapporto è al centro della trama, evidenziando come l’amore possa essere sia un sostegno fondamentale sia una fonte di tormento per chi aspira a raggiungere grandi traguardi.
La vita di Arrowsmith prende una svolta drammatica quando viene incaricato di dirigere il laboratorio di ricerca in una remota isola del Pacifico. Qui incontra la sfida più grande della sua carriera: trovare una cura per un’epidemia di peste bubbonica che sta decimando la popolazione locale. La pressione è enorme, e il giovane medico si trova a dover prendere decisioni difficili, mettendo a rischio la propria salute e il suo stesso equilibrio mentale.
Il film esplora temi universali come l’ambizione, la perseveranza e il dilemma morale del ricercatore che deve confrontarsi con le esigenze del mondo reale.
Arrowsmith incarna la figura dell’intellettuale idealista che si scontra con un sistema corrotto e incline a sacrificare la scienza sull’altare del guadagno. La sua lotta contro l’establishment medico è emblematica della sfida che molti scienziati hanno affrontato nel corso della storia, combattendo per la verità scientifica anche a costo di mettere a repentaglio la propria carriera.
“Arrowsmith” non è solo un film di intrattenimento: è un’opera che invita alla riflessione sull’importanza dell’etica nella ricerca scientifica e sul ruolo fondamentale che l’idealismo può svolgere nella lotta per il progresso umano. Il film, inoltre, offre uno spaccato interessante sulla società americana degli anni ‘30, con le sue contraddizioni e i suoi conflitti sociali.
La regia di John Ford è impeccabile: la fotografia in bianco e nero cattura l’atmosfera drammatica del film, mentre la colonna sonora contribuisce a creare un’esperienza coinvolgente per lo spettatore.
Le interpretazioni degli attori sono memorabili: Ronald Colman dona ad Arrowsmith una complessità psicologica straordinaria, mentre Helen Hayes è semplicemente perfetta nel ruolo di Leona. La loro chimica sullo schermo è palpabile e rende il loro amore ancora più credibile.
“Arrowsmith” è un film che merita di essere riscoperto, sia per la sua qualità intrinseca sia per l’attualità dei temi trattati.
Il contesto storico: il cinema americano negli anni ‘30
Gli anni Trenta furono un periodo di grandi cambiamenti per il cinema americano. L’arrivo del sonoro aveva rivoluzionato completamente il modo di fare film, aprendo nuove possibilità narrative e estetiche.
Hollywood divenne il centro nevralgico dell’industria cinematografica mondiale, producendo opere di grande impatto che contribuirono a plasmare la cultura popolare americana e internazionale. In questo decennio si affermarono nuovi generi cinematografici, come il gangster movie e il musical, mentre le commedie romantiche continuarono ad essere un genere di successo.
Tra i registi più importanti degli anni ‘30 si ricordano:
Regista | Film Notevoli |
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Frank Capra | “Mr. Deeds Goes to Town”, “It Happened One Night” |
Howard Hawks | “Bringing Up Baby”, “His Girl Friday” |
Alfred Hitchcock | “The Lodger: A Story of the London Fog”, “Rebecca” (pubblicato nel 1940 ma girato negli anni ‘30) |
Il cinema degli anni ‘30 rifletteva anche le preoccupazioni sociali del tempo. La Grande Depressione aveva gettato gli Stati Uniti in una profonda crisi economica, e molti film affrontavano temi come la disoccupazione, la povertà e l’emarginazione.
Conclusione: perché guardare “Arrowsmith” oggi?
“Arrowsmith”, nonostante sia stato girato quasi un secolo fa, conserva ancora una grande attualità. Il tema della ricerca scientifica e dell’etica professionale è più rilevante che mai in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dalle innovazioni scientifiche.
Il film ci ricorda che la scienza non deve essere solo uno strumento di profitto, ma deve servire l’umanità e il benessere comune. Inoltre, “Arrowsmith” offre una riflessione profonda sull’amore, sulla famiglia e sul senso del dovere.
La storia di Arrowsmith è un esempio di come la passione per la conoscenza e la determinazione possano superare ogni ostacolo. Il film è un must-see per tutti coloro che amano il cinema classico e che vogliono riflettere sui temi universali della vita umana.